Alcuni alimenti facenti parte della nostra dieta non dovrebbero mai essere somministrati al cane.
E' importante ricordare inoltre che ogni sostanza tossica per l'uomo è presumibilmente tossica anche per il cane e va quindi evitata. Alimenti conservati male che motrano alterazioni quali putrefazioni, muffe o irrancidimento sono pericolosi anche per la salute del cane.
CIOCCOLATO:
Il cacao contiene una sostanza, la teobromina, che nel cane può causere una grave forma di intossicazione acuta che può avere come esito anche la morte . Per fortuna il cane non ama particolarmente il sapore amaro della polvere di cacao o del cioccolato fondente (in cui è più concentrato) ma preferisce il cioccolato più dolce nel quale la concentrazione della polvere di cacao è finoa dieci volte più bassa.
AVOCADO:
L'avocado contiene una sostanza (persina) tossica nel cane ; nei casi più gravi l'intossicazione può portare alla morte dell'animale .
CIPOLLA:
La cipolla contiene una sostanza che può determinare problemi gastroenterici e anemia nel cane. Una quantità di cipolle pari a circa lo 0,5% del peso corporeo del cane si ritiene possa già rappresentare una dose tossica.
LATTE:
Il problema del cane risisdere nella sua limitata capacità di digerire il lattosio di cui il latte vaccino è piuttosto ricco. Nel caso in cui il cane beva troppo latte si osserveranno feci più molli fino ad arrivare a veri e propri episodi diarroici.
OSSA DI VOLATILI E CONIGLI E LISCHE DI PESCE:
L'impego di tali sostanze è assolutamente da evitare perchè si possono formare segmenti appuntiti capaci di provocare lesioni a carico del tratto gastrointestinale , talvolta molto gravi.
PANE FRESCO , PASTA "AL DENTE":
Gli alimenti nei quali l'amido non ha subito una cottura molto intensa possono risultare poco digeribili per il cane e esitare in disturbi intestinali perché la capacità di produrre le amilasi (enzimi che permettono di digerire l'amido)è inferiore rispetto a quella che troviamo in altri animali.
UVA:
Sono stati riportati alcuni casi di grave insufficienza renale in cani che avevano consumato grandi quantità di uva fresca o uvetta.
I nostri animali domestici tossiscono per molte ragioni, alcune importanti ed altre meno.
Le cause possono variare da una semplice assunzione di acqua in maniera vorace e veloce da parte dell’animale ad essere il primo segno di un problema cardiaco o respiratorio.
In generale le patologie che possono determinare questa patologia sono di natura infiammatoria e allergica, infettiva, degenerativa e neoplastica e gli apparati coinvolti sono il respiratorio e cardiocircolatorio .
Alcune informazioni anamnestiche, quali comparsa, età del soggetto, momento della giornata, stagione , ecc., possono fornire una localizzazione del problema .
Per esempio una tosse prevalentemente notturna , cioè durante il riposo dell’animale, è segno di un problema cardiaco quale l’insufficienza mitrale.
La tosse improvvisa invece, magari proprio quando l’animale esce di casa, localizza il problema a livello di vie aeree superiore e potrebbe trattarsi di una laringite .
La tosse può essere inoltre una manifestazione di un corpo estraneo infisso quali spine, frammenti di osso o legno e oggetti di vario genere ma anche di inspirazione di fumo , polvere o sostanze chimiche che possono provocare dei veri e propri fenomeni allergici.
Una scorretta profilassi per Filaria nel cane può determinare la crescita del parassita nei vasi polmonari determinando infiammazione degli stessi e affaticamento cardiaco che può rendersi clinicamente evidente anche con tosse.
Altra condizione che può avere come sintomatologia la tosse riguarda le razze canine di taglia piccola , predisposte ad avere una condizione su base genetica chiamata collasso tracheale per cui viene meno la rigidità degli anelli tracheali: durante i movimenti respiratori tendono a collassare andando a determinare una parziale occlusione della via respiratoria .
Senza citarle tutte è evidente come la tosse possa essere un sintomo di numerose patologie e come sia importante l’attività clinica e diagnostica per andarne a determinarne la causa .
La Giardiasi è una infezione intestinale di UOMINI e ANIMALI causata da un parassita unicellulare conosciuto con il nome di Giardia Lamblia . Non si tratta di un virus , di un batterio o di un "verme" ma di un protozoo.
Il parassita viene liberato con le feci di animali infetti, in forma di cisti resistenti , nell'ambiente determinandone una possibile contaminazione .
Una volta ingerite dal cane o dal gatto, raggiunto l'intestino, la parete delle cisti viene digerita liberando i parassiti (in forma di trofozoiti) .
In questa forma la Giardia assomiglia ad una piccola pera con 8 flagelli, necessari per spostarsi, e un disco adesivo che il parassita utilizza per attaccarsi ai villi itestinali.
Le alterazioni provocate alla parete intestinale interferiscono con l'assorbimento di acqua e alimenti e possono determinare una perdita di peso o un più lento accrescimento dell'animale . Oltre a tale segno clinico la sintomatologia è molto variabile con diarrea intermittante e a volte intensa .
In Ambulatorio in pochi minuti , a partire da un campione di feci dell'animale, è possibile effettuare un test di screening in grado di rilevare la presenza degli antigeni della Giardia .
Con il termine malattia periodontale si intende una delle malattie infettive più comuni nei piccoli animali, con una prevalenza degli animali affetti vicina all’80% che aumenta con l’età ed è inversamente proporzionale alla taglia dell’animale (risulta molto più comune negli animali di piccola taglia) .
Si tratta di un fenomeno localizzato ma che è stato supposto avere influenze a livello sistemico in problematiche cardiovascolari, disturbi della riproduzione e malattie del fegato.
L’igiene orale , quindi, può fare una grossa differenza sul benessere e sulla salute dell’animale. Esistono tantissime opzioni per la pulizia casalinga dei denti dei nostri amici a quattro zampe e hanno tutte l’obiettivo di prevenire e/o controllare le patologie periodontali, riducendo l’accumulo di placca e la sua mineralizzazione con la formazione di tartaro .
Questo richiede un certo impegno ( quasi quotidiano) da parte del proprietario perché se fatto solo per un breve periodo o occasionalmente non comporta nessun beneficio a lungo termine.
Lo spazzolamento accurato dei denti dell’animale, grazie all’effetto meccanico, può davvero aiutare nel distruggere il film batterico conosciuto come placca, prevenendo nel possibile la malattia periodontale .
La chiave del successo nel rendere meno stressante possibile la pulizia orale per i nostri piccoli amici è la pazienza e un approccio delicato e graduale.
Più o meno tutti i cani sono in grado di accettare lo spazzolamento mentre i gatti possono dimostrarsi davvero riluttanti.
Si può iniziare lasciando leccare il dentifricio (per uso pet) dalle dita, poi dallo spazzolino , successivamente mettere il tutto nella bocca dell’animale e gradualmente spazzolare i denti . Questo periodo di accettazione può durare anche fino a 2 mesi nei casi più difficili e l’importante è non perdersi d’animo e continuare perché, ricordate, una corretta igiene orale può fare la differenza nella vita del vostro piccolo amico .